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30 ANNI – il calendario Amani 2026
Le immagini di questo calendario fanno parte di un archivio ricchissimo di sguardi e punti di vista: quelli delle tante persone che hanno contribuito in modo significativo, in tanti anni, alla narrazione rispettosa e positiva di quella parte di Africa che abbiamo incontrato e voluto far conoscere.
Dietro ogni fotografia c’è un momento, un intento o una storia che abbiamo provato a raccontare in questo piccolo spazio di approfondimento, anche attraverso le parole di chi le ha scattate.
GENNAIO
Nel vapore di una tazza di tè caldo c’è la promessa di un adulto che con cura e pazienza ricostruirà la fiducia persa in strada.
📷 Francesco Cavalli
📍Ngong, Nairobi (Kenya)
📅 settembre 2015
Ricordo bene la situazione. Eravamo usciti insieme a Jack Matika la mattina presto, per andare a incontrare i ragazzi che vivevano in strada, vicino alla discarica di Ngong, e come spesso accade in questi incontri in strada come prima cosa si socializzava, si scambiavano parole. Jack parlava con loro in modo amorevole anche se deciso, invitandoli a pensare a se stessi in modo diverso, a imparare a volersi bene.
L’incontro era proseguito come sempre in uno dei baretti tra le baracche di lamiera. Qui aveva offerto ai ragazzi della base di strada qualcosa da mangiare, pane e chapati, e una tazza di latte caldo con il tè all’africana, rigorosamente bello dolce.
Poi, tutti al campo per la partita di calcio.
Jack Matika è uno degli educatori di Koinonia Community
Scopri di più 👉 Koinonia Community
FEBBRAIO 
Sono i gesti semplici, come lavare i piatti insieme, che alla Casa di Anita fanno una quotidianità di amore e affetto familiare.
📷 Gian Marco Elia
📍Casa di Anita, Ngong (Kenya)
📅 giugno 2002
Con Pietro Veronese ho compiuto molti viaggi, però ho un ricordo particolare di uno di questi, in cui andammo insieme alla Casa di Anita che aveva aperto la sua accoglienza da poco meno di tre anni. Ci tenevamo ad andare insieme e io che lui la vedesse. Sono stato in tanti luoghi, difficili da affrontare e da raccontare. Ma quella volta, dopo la giornata passata insieme alla Casa di Anita, ho visto Pietro commuoversi e poi scrivere un articolo che tutti noi di Amani ricordiamo con affetto e con la certezza che quelle parole sono tra le più vedere e le più fedeli, per raccontare quel luogo. Mi fa piacere, quindi, che possiamo rileggere insieme tutti, a ricordo di questa immagine e di quei giorni, le righe scritte da Pietro Veronese.
Vai all’articolo 👉 C’è un posto in Africa – D di Repubblica
Scopri di più 👉 Casa di Anita
MARZO
Tra gli odori e il brusio di una Kabiria road piena di sole e di vita, sui tetti del Kivuli Centre si installano pannelli fotovoltaici.
📷 Enza Tamborra
📍Kivuli Centre, Nairobi (Kenya)
📅 febbraio 2022
Ci sono momenti nella vita che si conservano nella memoria per la loro importanza e la mia visita a Nairobi con gli amici di Amani è stato uno di quei momenti. Aver potuto contribuire con le mie fotografie a diffondere il lavoro immenso che viene svolto con i bambini mi ha riempito il cuore.
Scopri di più 👉 Kivuli Centre
APRILE
La lotta fisica per il popolo delle montagne Nuba è espressione di una cultura orgogliosa e fiera oltre che una tradizione che coinvolge tutta la comunità.
📷 Francesco Cavalli
📍Monti Nuba (Sudan)
📅 aprile 2011
Qui eravamo nella zona di Kauda, non saprei dire esattamente in quale scuola e quale villaggio, certamente ci trovavamo nel cortile di una scuola durante una delle attività che vengono svolte dai giovani Nuba: la lotta.
Scopo della lotta è sfilare l’uno all’altro lo scalpo di stoffa infilato nella parte posteriore dei pantaloni. L’arbitro controlla che vengano rispettate le regole durante la sfida.
Era il primo mio viaggio sui monti Nuba, nella primavera del 2011.
Scopri di più 👉 Nuba
MAGGIO 
Dentro un sorriso dolcissimo c’è tutto l’amore di una mamma, che dimentica la fatica abbagliata dalla luce dei suoi figli.
📷 Roberto Pezzolati
📍quartiere di Lilanda, Lusaka (Zambia)
📅 aprile 2024
Ricordo il giorno in cui ho scattato quella foto. Eravamo a Lilanda, in visita ad alcune famiglie portando loro un po’ di generi alimentari e sostentamento. Ci accoglievano nelle loro umili case con gioia, felici per la nostra visita, si sentivano onorati, considerati. Ho provato forti emozioni, i loro sorrisi e la loro dignità mi sono arrivati al cuore.
Scopri di più 👉 Families to Families
GIUGNO 
L’orchestra classica giovanile del maestro Riccardo Muti cede la scena a Ravenna agli acrobati venuti dal Kenya, accolti dall’abbraccio del pubblico.
📷 Silvia Lelli
📍Palazzo De André, Ravenna (Italia)
📅 luglio 2011
Osservando la foto di allora mi è sembrato naturale scrivere questo:
La libertà artistica che sprigiona da questa performance, dallo spazio e dalle persone che li avvolgono mi riporta al momento dello scatto in cui sentivo forte l’esigenza di respirare e vivere intensamente con loro la particolarità di un evento così unico e speciale.
Scopri di più 👉 Viaggi di conoscenza per giovani dall’Africa
LUGLIO
I piedi rincorrono il pallone sollevando nuvole di polvere, mentre ai bordi del campo un tifo sincero grida di gioia: è il grande potere dello sport.
📷 Pietro Porro
📍Campetto di Tubalange, Lusaka (Zambia)
📅 agosto 2007
Mi ricordo che quel giorno avevo la febbre, ero poco lucido e poi, in generale, io non capisco molto di sport. Quindi nell’organizzazione, durante il campo, ci capivo ben poco di tornei e tutto il resto. Però quello che era bellissimo da vedere era come giocavano, i colori, il fatto che giocassero anche senza scarpe, a volte con palloni “bizzarri”. Giocavano da Dio, in mezzo alla sabbia, alla terra – che è difficilissimo – ma con un’eleganza incredibile. Mi concentravo sulla bellezza del gioco, perché era bellissimo. C’era un vento secco, avevo mille herpes sulla bocca e la febbre… Ho davvero un ricordo intenso di quei momenti. E una grande famiglia che voleva giocare con un gruppo di ragazzi, con delle olimpiadi bizzarre appena messe in piedi.
Lo sport, specie quello di squadra, è un importante strumento educativo, potentissimo nel percorso dei bambini e delle bambine che hanno vissuto in strada. Regala benessere, senso di appartenenza e fiducia, in se stessi e negli altri. Promuove comportamenti responsabili, arricchisce le relazioni interpersonali e incoraggia la partecipazione alla vita comunitaria: tutti elementi preziosi per potersi costruire un futuro. Per questo motivo, Amani e Koinonia lo promuovono in tutti i progetti rivolti ai giovani, in Kenya come in Zambia.
AGOSTO
Finalmente il mese del campo di Amani, in cui giovani di ogni parte d’Italia possono partire e conoscere di persona le comunità africane di Koinonia.
📷 Chiara Ragno
📍Kivuli Centre, Nairobi (Kenya)
📅 agosto 2015
Questo intreccio immediato che si crea tra i volontari, i bambini e i luoghi che li accolgono è la motivazione principale per la quale continuare a impegnarsi e fare gli sforzi necessari per partire. Qualsiasi dubbio, domanda o questione con la quale confrontarsi non vale la bellezza e la straordinaria semplicità dell’incontro.
Uno dei valori che emerge dal Codice Etico che Amani si è data nel 2021 è l’importanza di costruire strade e ponti dove ancora non ce ne sono. I Campi di incontro, citati espressamente proprio nello stesso Codice Etico, sono forse una delle strade più belle che Amani ha aperto e difeso in questi anni.
Dall’articolo di Marco Malandra per il n. 1 – 2022 del giornale semestrale AMANI
Leggi l’articolo 👉 Campi di incontro, è il momento di ripartire
Scopri di più 👉 Campi d’Incontro
SETTEMBRE
La scuola è futuro e opportunità, è apertura al mondo e a tutto quello che nel mondo si potrà fare.
📷 Enza Tamborra
📍Ndugu Mdogo, Nairobi (Kenya)
📅 febbraio 2022
Questa immagine mi trasmette un’emozione profonda, solo due giorni prima questi stessi bimbi che disegnano tranquilli erano sporchi, drogati, per le strade di Nairobi. È bastato che qualcuno si occupasse di loro offrendogli una possibilità, ed eccoli protetti e al sicuro in una delle case di Amani dove finalmente possono essere solo bambini.
Scopri di più 👉 Ndugu Mdogo Rescue Centre
OTTOBRE
Con la Porta d’Europa di Mimmo Paladino, a Lampedusa, Amani onora la memoria dei migranti pieni di speranza che hanno perso la vita in mare.
📷 Francesco Cavalli
📍Porta d’Europa, Lampedusa (Italia)
📅 giugno 2008
Alla Porta eravamo stati anche nei giorni precedenti, più volte. Era necessario preparare al meglio l’inaugurazione dell’opera. Anche in mare, con un gommone, ci eravamo già stati proprio per riuscire a cogliere il momento perfetto per fotografare il disvelamento della porta al tramonto, quando anche la luce e il sole avrebbero contribuito a rendere speciale il momento.
Avevo deciso che non sarei stato a terra, non avrei vissuto l’inaugurazione insieme agli altri, ma sarei stato in mare sullo stesso gommone del sopralluogo, per poter immortalare il momento da lì. Insieme con me Gianmarco Navarini. Lì, con la macchina fotografica che ogni tanto passavo a Gianmarco per guidare il gommone avanti e indietro, a cercare la giusta posizione del sole. E così è nata questa fotografia.
Scopri di più 👉 Porta d’Europa
NOVEMBRE
Incontrarsi è il primo passo per superare i pregiudizi, nella diversità siamo tutti meravigliosamente unici.
📷 Francesco Cavalli
📍Parrocchia di San Bernardo, Lodi (Italia)
📅 aprile 2024
Ogni volta che i ragazzi vengono in Italia, dal Kenya, dalla Zambia, si creano opportunità preziose per tutti; per loro, che viaggiano in luoghi diversi da quelli in cui sono cresciuti, e per chi li incontra e li accoglie. Una finestra sul mondo ma anche uno specchio, attraverso i quali osservarsi e crescere insieme.
Scopri di più 👉 Tiyende Pamodzi – Camminiamo Insieme
DICEMBRE/COPERTINA 
Incantevoli tramonti ogni sera fanno da sfondo ai sogni e ai grandi salti verso il futuro dei bambini del Mthunzi Centre.
📷 Elisabetta Campobasso e Gaia Galeazzi
📍Ndugu Mdogo, Nairobi (Kenya)
📅 agosto 2016
Se la memoria non mi inganna, eravamo su quello che chiamiamo affettuosamente il “campo da pallavolo”: quello che prima – non so adesso – era oltre il campo da calcio, dalle parti della biblioteca. Più che altro una distesa di sabbia.
Come al solito il tramonto era uno spettacolo assurdo e, come ogni giorno, stavamo giocando con i ragazzi. Avevamo una macchina fotografica e l’idea è stata: “Facciamo saltare i ragazzi per creare delle ombre epiche contro questo sfondo cinematografico.” Il gioco è partito con Gaia che, essendo l’amica più vanitosa del gruppo, ovviamente aveva per un po’ monopolizzato l’obiettivo 😉
Ma il risultato di quel pomeriggio insieme a giocare è questa foto spettacolare, che ora associamo a entrambe perché non ricordiamo assolutamente più chi di noi tenesse in mano la macchina fotografica nel momento esatto dello scatto.
Scopri di più 👉 Mthunzi Centre
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